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Eventi e speciali

II Concerto

franceschini

Stagione Sinfonica di Primavera 2013

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Informazioni utili

  • Categoria: Concerti / Musica
  • Dal 11/04/2013 al 12/04/2013
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Cantieri Teatrali Koreja - Via Guido Dorso 70
  • Orario: 21.00; ven 12 anche ore 10.30 matinée per le Scuole
  • Organizzatori: Fondazione ICO Lecce - Orchestra Sinfonica Tito Schipa
  • Telefono: 0832 241468
  • Fax: 0832 683510
  • E-mail: info@icolecce.it
  • Sito web: http://http://www.icolecce.it

Stagione Sinfonica di Primavera 2013

Direttore artistico
Ivan Fedele
II Concerto
Direttore
Pasquale Corrado
Zazie (Soprano): Sevan Manoukian
Gabriel (Baritono): Jean-Baptiste Dumora
Narratore: Guillaume Marquet
Regia: Christian Gagneron
Direttore Tecnico/Light Designer: Nicolas Roger
Matteo Franceschini
Zazie

Libretto di Michel Beretti da "Zazie dans le metro" de Raymond Queneau, © Gallimard, 1959
Editore Casa Ricordi, Milano

Prima esecuzione in Italia

Presentazione
Il percorso di formazione di Zazie e dei personaggi che incontra è contraddistinto da un parlare schietto per via dell'uso di neologismi tipici del linguaggio letterario di Raymond Queneau. Affascinato dall'ortografia e dalla fonetica, l'autore crea un linguaggio che diviene esso stesso scrittura. "Zazie dans le métro" è un romanzo costituito quasi interamente da dialoghi, dove la vera essenza risiede nella lingua e nel tipo di scrittura utilizzato. La prima celebre parola che apre il romanzo "doukipudonktan" ci immerge da subito nello spirito dell'opera. In "Zazie dans le métro", Queneau propone ciò che lui stesso definisce néo-français, un nuovo uso del francese basato sulla lingua parlata. L'idioma di Queneau appare dunque nel romanzo l'invenzione più considerevole e geniale.
Nel processo compositivo, la voce ed il trattamento del testo sono a loro volta al centro della narrazione e dello sviluppo creativo. La stesura della partitura di "Zazie" e la direzione delle linee vocali trovano il loro fondamento nell'uso e nell'articolazione di fonemi, in un continuo gioco al confine tra parola e canto dove l'orchestra "amplifica" i gesti dei solisti. I musicisti diventano quindi dei veri attori che attraverso la partitura materializzano i rumori, i contrasti, ed il clima parigino.
Il centro d'interesse dell'intero lavoro è dunque la teatralità, dove la rappresentazione ed il soggetto stesso dell'opera significano per i cantanti ed i musicisti una personificazione e non una semplice narrazione o imitazione. La grande vivacità dei dialoghi, la caratterizzazione dei protagonisti, la comicità ed il testo - al tempo stesso popolare e colto - permettono alla composizione di seguire un vero percorso di immagini, costituito da episodi musicali legati tra di loro da una coerenza poetica, gestuale e tecnica.
La trama del romanzo potrebbe essere considerata come una sorta di pretesto ben secondario rispetto all'importanza che ricopre il susseguirsi di azioni stravaganti ed in gran parte casuali. Si tratta di un viaggio surreale ed umoristico, che non dissimula però la profondità di pensiero e la sfida compositiva alla base dell'opera di Queneau.

Matteo Franceschini
Si è diplomato in composizione sotto la guida di Alessandro Solbiati al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. Perfezionatosi con Azio Corghi presso l'Accademia Nazionale "Santa Cecilia" di Roma, ha frequentato il Cursus Annuel de Composition et d'Informatique Musicale all'IRCAM di Parigi. Premiato in diversi concorsi sia nazionali che internazionali, tra i quali "Tactus" di Bruxelles, "Guido d'Arezzo" e "Il Giornale della Musica - RAI", ha ricevuto numerose commissioni da importanti enti nazionali e internazionali (Filarmonica della Scala, Biennale di Venezia, RAI, Festival Mito, ARCAL di Parigi, Orchestre National d'Île de France, Ministero della Cultura Francese, Opera di Reims, Festival Milano Musica, Festival Nuova Consonanza).
Suoi lavori, diretti tra gli altri da Jukka-Pekka Saraste, Mikko Frank, Pascal Rophé, David Atherton, Arturo Tamayo e Gustav Kuhn, sono stati eseguiti all'interno di vari festival e trasmessi da diverse emittenti radiofoniche europee. Ha realizzato opere per il teatro, colonne sonore ed installazioni multimediali interattive, l'ultima delle quali (Luci Futuriste + La Guerra dei Suoni) ha vinto il BEA 2009 (Best Event Award) come miglior evento pubblico.
Per la stagione 2008-2009 è stato nominato compositore in residenza presso la Compagnie Nationale de Théâtre Lyrique et Musical "Arcal" di Parigi con la quale ha realizzato la sua prima opera teatrale. "Premio Carloni 2012" nella categoria "Giovane Compositore" e Premio "Play it! 2012" conferito dall'Orchestra Regionale Toscana, per il biennio 2010-2012 è stato nominato compositore in residenza all'Orchestre National d'Île de France e all'Accademia Filarmonica Romana. Recentemente ha ricevuto il titolo di Italian Affiliated Fellow in arts (Musical Composition) da parte dell'American Academy di Roma.

Pasquale Corrado - Direttore
Si diploma in Direzione d'Orchestra con D. Agiman presso il Conservatorio di Musica "G. Verdi" di Milano, in Composizione con A. Solbiati, in Pianoforte con G. Ottaiano e in Direzione di Coro e Musica Corale con C. Moscariello. Continua il perfezionamento in Composizione presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia ricevendo il prestigioso Premio Petrassi 2011. In seguito viene selezionato per il Cursus 1 al centro di ricerca musicale parigino IRCAM.
Debutta al Ticino Festival dirigendo "Il Signor Bruschino" di Rossini. Ha diretto Orchestre e Ensembles tra le quali: Bayerisches Symphonieorchester Munchen, Orchestra Sinfonica "I Pomeriggi Musicali", Philarmonic Orchestra di Kharkov, Divertimento Ensemble, Orchestra Sinfonica "Umberto Giordano", Orchestra Sinfonica "G. Rossini" di Pesaro, Orchestra Sinfonica Cantelli, Orchestra Sinfonica U.E.C.O, Orchestra Sinfonica Amleto. Vincitore del premio Rotary Club 2007 per la Direzione d'Orchestra, ha diretto ed arrangiato le musiche per diversi programmi televisivi trasmessi sulle emittenti RAI. Ha effettuato diverse tournée con alcuni artisti della scena pop italiana ed internazionale (Amii Stewart, Jenny B, Aida Cooper) arrangiando più di 100 Standards Jazz per Orchestra Ritmico Sinfonica. È direttore stabile dell'Orchestra Circuito Musica - Milano.
I suoi pezzi sono stati eseguiti in diversi Festival Nazionali ed Internazionali ricevendo commissioni da alcune delle più alte istituzioni musicali, tra le quali: Ensemble Intercontemporain - IRCAM; Biennale di Venezia 2008 e 2011; Fondazione Arena di Verona; Radio France; Festival KOINE' - Milano; Festival Nuova Musica, Orchestra della RAI di Torino; Divertimento Ensemble; MITO Settembre Musica Milano; Unione Musicale Torino, Athelas Sinfonietta - Copenhagen.

Christian Gangneron
È stato drammaturgo al Theatre Royal de la Monnaie e al Balletto del XX secolo, poi assistente di produzione all'Opéra de Nancy. Nel 1983, ha fondato l'associazione ARCAL. In questo contesto, ha messo in scena opere da camera barocche e contemporanee. Dirige, dal 1988 al 1990, C.N.I.P.A.L. (Centre National d'Artistes Lyriques)
Atelier de Recherche
et de Création pour l'Art Lyrique
Ha collaborato con René Jacobs per quattro anni al Festival di Innsbruck. Ha diretto al Festival di Avignone, Le Miracle secret produzione mondiale di Martin Matalon. Inoltre, ha diretto Tarare di Salieri a Strasburgo, Pénélope di Gabriel Fauré e Ariadne auf Naxos di Strauss all'Opéra de Nantes e di Rennes e la produzione francese di Jardin labyrinthe di M. Tippett.
Ha firmato la regia di diverse opere nei più importanti teatri d'Europa. Si citano Raphael reviens!! opera per bambini commissionata a Bernard Cavanna; Anacreon di Cherubini per il Teatro La Fenice di Venezia; La Serrana di A. Keil a São Carlos di Lisbona. Nel 2003 mette in scena Operette di Gombrowicz con musiche di O. Strasnoy, presso il Grand Théâtre de Reims. Questa produzione è stata significativa per la compagnia, che a partire dal "luogo di produzione" ha sviluppato un progetto che attraversa l'opera con altre discipline delle arti dello spettacolo dal vivo. In questo spirito ha realizzato su richiesta del CDN Sartrouville, tre piccole forme teatrali nel programma della Biennale Odyssée 78 per l'edizione 2003. Nel 2005 ha firmato per il Teatro La Fenice di Venezia la regia di Pia de' Tolomei di Donizetti. Seguono una serie di collaborazioni con l'Arcal e l'Opera de Reims, tra cui Riders to the sea e Vaughan Williams, e la prima opera di Thierry Pecou dopo la pièce di Laurent Gaude, Les Sacrifiées. Nel 2010 per la biennale di Venezia ha messo scena Il Gridario, opera da camera di Matteo Franceschini. Successivamente lavorano di nuovo insieme per l'opera di Teatro Musicale, Les Époux al Festival di Dijon. Nel 2012 ha diretto l'adattamento e la messa in scena di L'Arlésienne di Bizet nuovamente per l'Opera di Reims e dopo ritrova Matteo Franceschini per la versione teatrale e musicale di Zazie dans le Métro tratta da Raymond Queneau presso il Teatro di Chatelet.

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