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Salviamo la Serra di Giuggianello

Masso detto "Letto della Vecchia", antica ara pagana.
Categoria: Ambiente

Seduta straordinaria del Consiglio Provinciale di Lecce

Per non dire “addio” alla “Collina dei Fanciulli e delle Ninfe” e al nostro Salento la Commissione Ambiente della Provincia di Lecce si riunirà in seduta straordinaria sulla Serra di Giuggianello Giovedì 12 febbraio 2009 alle ore 11:00

Sulla Serra di Palmariggi-Giuggianello-Poggiardo parte dal Colle delle Pietre Sacre la Grande Mobilitazione Istituzionale per Salvare il Salento tutto dagli impianti industriali di mega-eolico e fotovoltaico autorizzati a distruggerlo, stuprarlo e a cancellarne per sempre l’anima e l’essenza!

Saliamo tutti insieme portando un fiore sulla Collina che sta per morire e che presto sarà dilaniata, se non interverremo, per la costruzione di un vasto esteso impianto industriale eolico con 12 mastodontiche torri d’acciaio nere e metalliche alte 125 metri, chilometri di cavi elettrici e di nuove distruttive ampie reti viarie!

Il Mostro di Giuggianello
I componenti dell’organo di Palazzo dei Celestini si riuniranno in seduta straordinaria, insieme ai rappresentanti delle associazioni per la tutela e la difesa del Salento, proprio all’ombra dei megalitici macigni di Ercole, presenti sul Colle dei Fanciulli e delle Ninfe di Giuggianello, al confine con i feudi di Palmariggi e Minervino, nel campo delle "Rocce Sacre" ( Ιεράς Πέτρας ), là dove convenivano le antiche genti salentine di epoca protostorica e messapica, per cerimonie, riti ed assemblee, per lanciare un messaggio forte a tutte le istituzioni ad ogni livello e al popolo salentino, sulla ferma intenzione della Commissione Provinciale e delle Associazioni di tutelare e conservare quanto di più prezioso la natura e la storia ha consegnato al Salento: il suo magnifico paesaggio.
Durante l’incontro aperto alla partecipazione di cittadini, scuole e associazioni, che vorranno con la loro presenza testimoniare la volontà di tutelare la Serra, sarà possibile visitare, fotografare e conoscere le bellezze naturalistiche, archeologiche e paesaggistiche presenti su quel territorio (la cripta bizantina di San Giovanni, il macigno detto “letto della Vecchia”, “il fuso della Vecchia”, il masso chiamato piede d’Ercole, l’enorme masso di Eracle) e ascoltare le innumerevoli leggende che sin da epoca neolitica fino ai nostri giorni sono state dalle genti intessute tra le sacre pietre e i contorti annosi ulivi dell’altura.
La mobilitazione istituzionale voluta dal presidente della commissione Nicolino Sticchi fa seguito alla sua sentita partecipazione alla manifestazione “Un Fiore per non dire addio alla Collina”, organizzata da Oreste Caroppo, presidente dell’associazione “La Rinascita del Bosco Belvedere”.
Tra gli interventi iniziali quelli di Nicolino Sticchi e di Oreste Caroppo per l’esposizione della problematica e la descrizione del Colle e delle sue ricchezze culturali, archeologiche e naturalistiche.
Dunque, l’intervento tecnico dell’ing. Antonio De Giorgi, energy manager, sull’impianto industriale eolico di Giuggianello e sulle strategie per risolvere la “calamità eolico-fotovoltaica” che si sta abbattendo sulla Penisola Salentina.
Seguirà una breve passeggiata sulla Collina per raggiungere il “Campo delle Rocce Sacre di Ercole e dei Fanciulli e delle Ninfe” nella tradizione messapica e premessapica, “della Vecchia e dell’Orco” nella tradizione popolare contadina dei nostri giorni. Lì un ulteriore momento di approfondimento culturale sul sito e la sua estrema valenza archeologica. storica e paesaggistica, curato da Oreste Caroppo.
Lungo il percorso Michele Bonfrate dell’Archeo Club illustrerà con dati tecnici tratti dai progetti depositati, lo scempio che sarà arrecato alla Collina del previsto mega-impianto industriale, follemente autorizzato in quel sito.
Evento voluto dalla Provincia di Lecce
in collaborazione con

- La Rinascita del Bosco Belvedere
- Partecipano all’evento
- Italia Nostra
- Grande Salento
- Archeo Club d'Italia Salento Porto Badisco
- Avanguardie
- Osservatorio Torre di Belloluogo
- Associazione Italoellenica
- Presidenza del Centro di Studi e Ricerche di Giuggianello
- Coordinamento dei Comitati per la Difesa della Salute e del Territorio
- Coordinamento dei Comitati contro l'Eolico Selvaggio
- Comitato "Mamma le Pale Eoliche!" (che parafrasa nel nome l'esclamazione locale di terrore "Mamma li Turchi!")
e le altre ulteriori associazioni, gruppi, singole persone, comitati e coordinamenti che vorranno collaborare a questa battaglia di “reconquista” del territorio salentino svenduto alle imprese private dai nostri sindaci;

Un Fiore per non dire “addio” alla Collina

Mentre la Regione Sicilia ha bloccato, per ferma decisione del suo governatore, il locale scempio del mega-eolico, nel Salento rimangono solo 30 giorni di tempo per fermare il “Mostro di Giuggianello” con dei ricorsi al Tar. Ennesimo ultimatum all’identità salentina e al piacere di vivere in questo territorio!

Dal Mostro di Giuggianello sarà sfigurato fin nelle città il paesaggio delle belle cittadine di Poggiardo, Muro Leccese, Giuggianello, Palmariggi , Sanarica, Giurdignano, Uggiano, Minervino e Otranto, con inquinamento acustico e visivo, possibile fonte di depressioni, ed altissimo inquinamento elettromagnetico, potenzialmente causa di tumori. Della Serra ne sarà stravolto tutto il suo unico paesaggio delle rocce e degli ulivi, dei prati e delle antiche stradine con i loro muretti a secco. Il paesaggio più arcaico del Salento con i menhir e le pietre sacre alla tradizione millenaria di questa terra.

Lì sono i villaggi più arcaici. Lì, secondo le fonti classiche, l’area sacra e mitologica più importante del vetusto Salento, quella dei massi di Ercole e delle Pietre Sacre nel luogo detto “dei Fanciulli e delle Ninfe”. Parlarono autori greci e latini di questa Serra, delle sue leggende, dei suoi miti, delle sue suggestioni misteriose ed oracolari immutate sino ad oggi nei suoi megaliti e nelle sue atmosfere paesaggistiche. Storie di fate buone e di malvagie streghe, di orchi e di ricchissimi tesori, aleggiano, nella voce delle nonne, tra i massi e i contorti ulivi della collina. Li Ercole scagliò macigni contro i Giganti che debellò dalla Penisola, si narra. Lì fortissimo è il culto cristiano con cripte bizantine come la chiesetta rupestre di San Giovanni, e le edicole votive, i santuari (quello della Madonna di Montevergine in agro di Palmariggi) e le chiese (la bella ed enigmatica chiesetta della Madonna delle Serra di Giuggianello) legate al locale intenso culto mariano.


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