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Eventi e speciali

Unesco Jazz Day

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Stagione dei Concerti del Conservatorio Musicale Tito Schipa

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Informazioni utili

Conservatorio Musicale Tito Schipa

Unesco Jazz Day

Allievi della classe di Canto Jazz
del Conservatorio "T. Schipa" di Lecce
Docente GAETANO RICCOBONO

SWING BIG BAND
del Conservatorio "T. Schipa" di Lecce
direttore LUIGI BUBBICO

Con larga partecipazione di pubblico continuano gli appuntamenti musicali promossi dal Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce. In occasione della "Giornata Internazionale Unesco del Jazz", il cartellone propone un concerto a tema, nell'Auditorium Santa Chiara a Brindisi, affidato alle cure della classe di Canto Jazz del Conservatorio di Lecce, tenuta da GAETANO RICCOBONO, e della "SWING BIG BAND" diretta dal M° LUIGI BUBBICO.
Il Jazz è una forma di musica nata, all'inizio del Novecento, dall'incontro tra la cultura africana e quella europea. Inizialmente propagatosi nel sud degli Stati Uniti si è poi diffuso in tutto il mondo, prendendo il meglio dalle varie nazioni e arricchendosi attraverso la fusione di diverse culture. Oggi è una forma d'arte che parla molte lingue, è un mezzo di comunicazione che trascende le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità ed è un formidabile strumento di dialogo interculturale e di pacifica coesistenza. Per questi motivi l'Unesco ha deciso di celebrare il 30 aprile di ogni anno in tutto il mondo la "Giornata Internazionale del Jazz".
Sull'onda ritmica e melodica di alcuni jazz standard di noti esponenti del genere (da Glenn Miller a Benny Goodman, Jimmy Dorsey, Duke Ellington), il concerto si aprirà con "Two o' Clock Jump" (1939) di Count Basie, mitico pianista, compositore e direttore d'orchestra jazz. Seguiranno "Don't be that Way" (1938), un classico dell'era Swing grazie a un leggendario concerto tenuto da Benny Goodman nel 1938 alla Carnegie Hall di New York, e la celebre "Moon River" (1961) di Henry Mancini, dalla colonna sonora del film Colazione da Tiffany, Oscar per la migliore canzone nel 1962.
Il programma proseguirà con "Stompin' at the Savoy" (1936) di Benny Goodman, clarinettista, compositore e direttore d'orchestra che fra gli anni Trenta-Quaranta fu il maggiore esponente della musica jazz tra i bianchi, "Do Nothin' Till" (1947) e "Sophisticated Lady" (1932) del grande Duke Ellington, le cui composizioni toccarono, lungo una carriera di 60 anni, oltre al jazz i generi del blues, del gospel, colonne sonore e musica classica.
In scaletta anche il popolare ballabile "In the Mood" (1939) che Glenn Miller elaborò per intrattenere e distrarre i soldati impegnati in guerra, "My Reverie" (1938) di Larry Clinton, tema dall'omonimo brano di Debussy, e "Love is a Many Splendored Thing" di Sammy Fain, motivo conduttore della colonna sonora (1955) dell'omonimo film (L'amore è una cosa meravigliosa), poi ripreso con grande successo dal trombettista Eddie Calvert, da Frank Sinatra e Nat King Cole.
A seguire "Johnson Rag" (1950) di Jimmy Dorsey, virtuoso del sax e del clarinetto, che nel 1928 diede vita alla "Dorsey Brothers Orchestra", in società col fratello minore, "Pennsylvania 6-5000" (1940) di Jerry Gray/Glenn Miller e "Body and Soul" (1930) di Johnny Green, canzone poi vocalmente reinterpretata da Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Billie Holiday e Frank Sinatra.
Chiuderanno la serata "Blues on Parade" (1939) del clarinettista, sassofonista, cantante e direttore di Big Band Woody Hermann, il cui tema base è tratto dal "Cujus animam" dello "Stabat Mater" di Rossini, e il celebre "Sing, Sing, Sing" (1936), in origine "Sing, Bing, Sing" in riferimento a Bing Crosby. Nelle parole dello stesso Goodman: «Sing, Sing, Sing [...] era una grande cosa e senza di esso nessuna serata poteva dirsi completa».


La SWING BIG BAND è un raggruppamento speciale di musicisti che, nella formazione classica delle orchestre da ballo americane degli anni Quaranta composta da 17 elementi, in alternanza, dà vita a questo progetto unico ed esclusivo che si avvale anche della collaborazione di docenti e allievi del Conservatorio "T. Schipa" di Lecce. La potenza del suono, la carica emotiva di questi musicisti uniti nella condivisione di un ritmo incalzante come lo Swing alla maniera delle orchestre americane, fanno di questa formazione sud-italiana una vera occasione di gioia e festosa atmosfera alla portata di tutti. Nata principalmente dagli incontri e seminari tenuti nella scuola di Jazz del Conservatorio "T. Schipa" di Lecce, il suo organico è costituito da tre distinte sezioni di fiati (trombe, tromboni e sassofoni composte da tre a cinque strumenti per sezione) e da una sezione ritmica (formata da pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria e percussioni). Verso la metà degli anni Venti, fino agli anni Quaranta, si delineò in ambito jazz un nuovo stile che, sulla base della musica suonata alla maniera di New Orleans e Chicago, diede origine a uno dei più importanti momenti del jazz, quello della sua massima affermazione di pubblico: lo Swing. I maggiori esponenti, Glenn Miller, Benny Goodman, Duke Ellington, Count Basie, rappresentano gli autori di gran parte delle composizioni che la Swing Big Band ha inserito nel suo repertorio di sicuro impatto emotivo per la sua carica ritmica e coinvolgente.

 


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