Storia dello stemma

L'araldo di Corigliano d'Otranto racchiude in sé un cuore con la scritta latina "In corde vis vitae" (nel cuore risiede la forza della vita). Esso si rifà a un brano della storia romana, poi adattato alle tradizioni locali. La leggenda narra di un console romano Gneo Marcio Coriolano, dal carattere presuntuoso ed arrogante. Egli si oppose al Senato e venne esiliato. Per vendetta, si offrì di guidare i Volsci contro Roma ma, giunto alle porte della città, fu fatto desistere dalla moglie e dalla madre. Perse, però, proprio per questa decisione, la vita ad opera degli stessi Volsci.

La tradizione locale lo trasforma, invece, in un eroe che, ignorato dai suoi compatrioti, decide di muovere guerra contro Roma, guidando i Volsci. Fermato dalle suppliche di moglie e madre, si guadagnò la gratitudine dei romani che, in suo onore, decisero di chiamare un paese del Salento Coriulanus (Corigliano). Il cuore che appare all'interno dello stemma simboleggia il coraggio del guerriero.