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Il TAR Lazio sospende il piano anti xylella

ulivi

Accolta la domanda di sospensiva presentata da ventisei aziende agricole biologiche salentine

Il TAR Lazio - sede centrale in Roma - con ordinanza pubblicata il 7/5/2015 accoglie la domanda di sospensiva presentata da ventisei aziende agricole biologiche salentine, difese dagli avvocati Luigi Paccione e Valentina Stamerra, sospendendo tutti gli atti impugnati [dalla dichiarazione dello stato di emergenza al piano degli interventi del Commissario delegato per l'emergenza Xylella].
Riconoscendo il fumus boni iuris ovvero l'apparenza della fondatezza giuridica delle illegittimità denunciate e un grave ed irreparabile danno che le aziende avrebbero subito dall'attuazione degli atti impugnati, i Giudici hanno sospeso l'obbligo per queste aziende di somministrazione dei fitofarmaci, vietati in agricoltura biologica e  di eradicazione delle piante anche di quelle solo sospettate di contagio.
Il ricorso delle aziende è stato sostenuto con atti di intervento ad adiuvandum dalle associazioni AIL SALENTO, CSVS, Terra Salute e  Agricoltura 2.0, Terra Libera dai Veleni, Riprendiamoci il Pianeta, Archè e Marina Serra (sempre difese dagli avvocati Paccione e Stamerra) e dal Comune di Gallipoli e dal Parco regionale Isola di S. Andrea, litorale di Punta Pizzo Gallipoli.
Il ricorso promosso in via principale dalle altre associazioni (LILT, ADOC, Coppula Tisa, Comitato Salviamo Ora il Salento, Stati Uniti del Mondo, SOS Costa Salento, Comitato SS 275 e Culturambiente), sarà invece discusso nel merito il 16 dicembre 2015, in quanto i Giudici hanno ritenuto "che le questioni sollevate con l'epigrafato gravame impongono un'attenta disamina e che pertanto potranno essere oggetto di una piena cognizione nel giudizio di merito".
Il fatto che il TAR Lazio abbia considerato fondate le doglianza seppur in una fase sommaria di giudizio sia per le aziende che per le associazioni è un grande traguardo per i ricorrenti, che le Autorità non potranno ignorare nella decisione di proseguire o meno nell'attuazione delle misure sospettate di illegittimità, fino alla decisione nel merito.
Questi i nomi delle Aziende Agricole Biologiche ricorrenti: SOCIETA' COOPERATIVA AMRITA a r.l. di Scorrano, DEI AGRE di CESI MARTA di Felline di Alliste, Soc. Mutua Coop. A r.l. COMUNE AGRICOLA LUNELLA di  Galatone; MUSTICH di FAUSTIN LOREDANA di lequile; AZIENDA AGRICOLA ROLLO di Lecce Parco del Rauccio; AZIENDA AGRICOLA BORRELLO CLAUDIA di Salve; SOCIETA' AGRICOLA MERICO MARIA ROSA S.N.C di  Miggiano; AZIENDA AGRICOLA di MARZO LUIGI di  Specchia; PICCAPANE DI PELLEGRINO GIUSEPPE di  Cutrofiano; AZIENDA AGRICOLA LE LAME di RUSSO ANTONELLO E RUSSO GIANLUIGI SOC. di Cutrofiano; AZIENDA AGRICOLA LANZIERI IVANA di Ugento; AZIENDA STENDARDO GIOVANNI di  Presicce; AZIENDA STASI ANNAMARIA di Castrignano del Capo; CRIE di MIGGIANO GIANLUIGI  di Muro; AZIENDA AGRICOLA di TRANE ALESSANDRO di  Gagliano del Capo; MASSERIA LO PRIENO di CASTRIOTA MARIA GRAZIA di  Galatone; AZIENDA AGRICOLA GABRIELI TOMMASI EMANUELE MARIA di  Calimera; AZIENDA AGRICOLA di CAGNONI FIORELLA di Melendugno; AZIENDA AGRICOLA SPIRDO SOC. di  Ruffano; AZIENDA AGRICOLA COPPOLA SILVIA di  Guagnano; AZIENDA AGRICOLA NICOLY TERESA di  Lecce; FONDAZIONE LE COSTANTINE  di Uggiano la Chiesa ; AZIENDA AGRICOLA STAMERRA STEFANIA di Parabita;  AZIENDA AGRICOLA PEZZUTO CLEMENTE di PEZZUTO FRANCESCO di Trepuzzi; COOPERATIVA SOCIALE TERRA ROSSA di  Tricase; AZIENDA AGRICOLA VAGLIO di Tricase.

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